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Veneto Agricoltura attribuisce a Chiara Gallani il “Premio Jean Giono – L’uomo che piantava gli alberi”

Veneto Agricoltura attribuisce a Chiara Gallani il “Premio Jean Giono – L’uomo che piantava gli alberi”

Piantare alberi è letteralmente la politica più correttamente “sviluppista” che un paese possa darsi. E di alberi la nostra ex Assessora Chiara Gallani ne ha piantati a #padova più di 20000! Questo premio, dunque, giunge come giusto e apprezzato risarcimento per il notevole impegno, per l’intelligenza e, soprattutto, per la capacità di visione.
La consegna del premio, nella Categoria “Amministratrice di bene pubblico”, avviene a Sandrigo (VI) nell’ambito degli “Stati Generali dei Boschi di Pianura”. Nel 2017 la comunità di appassionati ed esperti a vario titolo ha sottoscritto la “Carta di Sandrigo” con l’intento di decuplicare l’estensione dei boschi di pianura in Veneto portandola ai 5.000 ettari entro il 2050.
Questa la motivazione del premio:
“Già Assessora all’#ambiente, siede oggi in Consiglio del Comune di Padova. Ha rifondato il Settore Verde avviando numerosi progetti nel campo della gestione del #verde e dell’incremento della copertura arborea nelle aree urbane. Ha dato un impulso senza precedenti alla forestazione urbana con specie di alberi e arbusti autoctoni. Il piano del verde di Padova prevede l’impianto di 20.000 nuovi #alberi entro il 2039. Col progetto “PADOVA O2”, nel 2019 sono stati messi a dimora 10.000 nuovi alberi e arbusti al fine di aumentare la copertura delle chiome in ambito cittadino per mitigare il clima, aumentare la biodiversità e immagazzinare #CO2 atmosferica.”
Brava Chiara, complimenti!

25 NOVEMBRE: ANCHE NELLA NOSTRA SEDE C’È “POSTO OCCUPATO”

25 novembre: giornata contro la violenza sulle donne. Anche nella nostra sede c’è POSTO OCCUPATO

un gesto simbolico ma concreto, dedicato a tutte le donne vittime di violenza, per ricordare anche a Padova il 25 Novembre, giornata internazionale contro la violenza alle donne.
Ciascuna di quelle donne occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società, prima che un marito, un ex amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita,
Questo posto lo riserviamo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga nella dimenticanza.

BENVENUTA CASA DI QUARTIERE “EX MARCHESI”

La prima casa di quartiere in città, all’Arcella: un risultato importante, che deve fare tendenza

Dopo un percorso partecipato che ha portato alla definizione delle finalità d’uso e del regolamento di gestione, inizia ad operare la prima #casadiquartiere della città di #padova, uno dei progetti ideati e ora realizzati dalla precedente Giunta e in particolare dalle Assessore Marta Nalin e Francesca Benciolini Assessora del Comune di Padova. La casa di quartiere si trova all’Arcella, in quella che per molte cittadine e cittadini è la ex scuola Rosmini, per altre ed altri, invece è l’ex liceo Marchesi, per noi di Coalizione Civica per Padova, la realizzazione di un progetto importante e prezioso.
La casa di quartiere non sarà la sede di associazioni o uno spazio assegnato in esclusiva, sarà invece il primo esperimento di gestione condivisa fra molti soggetti che coabiteranno gli spazi, offrendo attività alla cittadinanza, secondo i bisogni espressi dal territorio e interagendo fra loro, facendo scaturire sinergie e proposte in uno spazio accogliente, destinato a renderle realizzabili. La porta è aperta a tutte e tutti coloro che vogliono mettersi in gioco, fare proposte, entrare a far parte di una comunità viva e attenta al quartiere.
Abbiamo la convinzione che la #partecipazione sia un compito impegnativo e al tempo stesso gratificante e sosteniamo da sempre la creazione della casa di quartiere, perché riteniamo che la collaborazione fra la cittadinanza attiva e le istituzioni (quella comunale e quella scolastica, presente con il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti), in un rapporto di reciproca fiducia, nel quale l’istituzione non deroga alle proprie responsabilità, ma accoglie la progettualità che parte dal basso, possa portare a soluzioni innovative e in grado di aprire nuovi percorsi.
Per questo abbiamo dato spazio alle case di quartiere nel programma di Coalizione Civica per Padova e abbiamo sostenuto l’avvio di questo primo esempio nel programma con il quale l’amministrazione Giordani si è presentata alle urne qualche mese fa.
Auguriamo oggi alla casa di quartiere #arcella un felice inizio e un percorso fecondo che possa essere di stimolo per analoghe realizzazioni in molte altre zone della città.

SERVONO LUOGHI DI AGGREGAZIONE, NON DIVIETI

Questo lunedì si è riunita la “prima commissione consiliare” per discutere della cosiddetta ordinanza #Antidegrado. Già lì abbiamo esplicitato la nostra posizione, attraverso l’intervento della nostra consigliera Chiara Gallani.
A seguito della stessa, vogliamo qui proporvi una riflessione sul tema del Coordinamento Politico di Coalizione Civica per Padova e gli articoli pubblicati in questi giorni.
SERVONO LUOGHI DI AGGREGAZIONE, NON DIVIETI
La recente ordinanza del Sindaco Giordani, che ha posto il divieto di vendita di alcolici per asporto dalle ore 20 e quello del consumo degli stessi fuori dai bar e dai loro plateatici nel centro storico, pone all’attenzione dell’intera città un importante problema sociale di vita dei giovani che non hanno a disposizione luoghi di aggregazione, tanto meno nel “salotto buono della città”, ormai completamente destinato all’uso da parte di bar e ristoranti che spesso non sono alla portata dei giovani che si organizzano come possono.
Abbiamo già visto negli anni cosa hanno sortito imposizioni di questo tipo nella nostra città. Il primo ad emettere una ordinanza analoga è stato l’ex Sindaco Zanonato e successivamente Bitonci. Si tratta di iniziative basate sulla criminalizzazione e sull’esclusione che, come quella del sindaco Giordani, si autolegittimavano attraverso una cultura sicuritaria che si nutre di concetti problematici e spesso stigmatizzanti come quello di “degrado” e “inciviltà”. Provvedimenti amministrativi motivati da elementi di urgenza (altro concetto problematico che spesso assicura la diffusione di allarmi sociali sovra-rappresentati e utilizzati per colpire certe categorie di individui “indisciplinati”), che non contribuiscono a nostro avviso a inquadrare e affrontare il problema dell’uso eccessivo di alcool da parte di giovani adolescenti e delle eventuali tensioni e conflittualità ad esso collegate nella sua complessità. Anzi finiscono storicamente a desertificare e rendere alcune zone della città poco frequentate e di conseguenza meno vivibili e in tale senso, paradossalmente, meno “sicure”. Non è con l’allontanamento o lo spostamento del problema che si trovano soluzioni adeguate, tanto meno stigmatizzando intere categorie di giovanissimi che vivono la nostra città. Parimenti, pensiamo che non saranno le limitazioni di orario a risolvere il problema. Si tratta in sintesi di un approccio di tipo sicuritario ostile alla nostra cultura politica che non deve mai tentarci in nessun terreno della vita sociale e che guarda caso sta fin da subito caratterizzando il nuovo governo di estrema destra che inaugura il suo mandato proprio con l’emanazione d’urgenza di un’inaccettabile stigmatizzante e punitivo decreto legge proprio in riferimento al tema dell’aggregazione giovanile, nello specifico sul tema dell’organizzazione dei Rave.
Premesso che per noi sono altre le vere “emergenze” politiche e sociali su cui dovremmo investire tempo e risorse, come Coalizione Civica per Padova riteniamo utile e necessario a proposito investire su interventi che creino luoghi di aggregazione diffusi in città, in collaborazione con chi si occupa già da tempo di queste problematiche, come le associazioni che stanno tentando con enorme difficoltà di costruire alternative sociali e culturali rivolte ai giovani, e che spesso si trovano isolate e con poche risorse. Ad esempio utilizzare correttamente il Regolamento dei Beni Comuni potrebbe essere una delle soluzioni per dare sostegno alle associazioni esistenti contribuendo a costruire esperienze aggregative aperte e libere anche nei quartieri, per dare delle alternative reali, anche in centro storico, a chi giustamente non vuole rinunciare alla socialità e alla libera aggregazione.
Bisogna investire in spazi e luoghi dove giovani (e non solo) possano trovare contesti e possibilità di socialità in grado anche di fornire una risposta alle tensioni e problematiche che potessero eventualmente emergere intorno a certe forme di consumo di alcol e di ritrovo giovanile iper-concentrate in certe aree della città. Riteniamo che sia possibile ripensare, ad esempio in accordo con l’Università a modalità ulteriori di investimento sugli immobili, sicuramente riqualificando gli edifici, ma non soltanto per creare nuove aule: è necessario anche realizzare nuovi spazi dedicati alla libera socialità oltre che allo studio.
Crediamo ad una progettualità della città pensata collegialmente e intesa a dare risposte alle necessità e istanze di tutte le parti, adeguatamente coinvolte, e siamo certi che ai problemi non si intenda rispondere solo con divieti e restrizioni o riservando parte della città solo ad alcune attività commerciali.
INVESTIAMO NEL FUTURO, INVESTIAMO SUI GIOVANI RISPONDENDO AI LORO BISOGNI
Il Coordinamento Politico di Coalizione Civica per Padova

SUL VIOLENTO SGOMBERO DI CASE ATER IN VIA DELLE MELETTE

Questa mattina 4 appartamenti dell’Ater in via delle Melette sono stati sgomberati improvvisamente, senza alcun preavviso. Le giovani abitanti delle case sono state svegliate dalla polizia che in alcuni casi ha sfondato le porte per entrare e cacciare le abitanti. Nelle operazioni di polizia una delle abitanti che era all’interno dell’appartamento, è rimasta ferita al volto. Altrə ragazzə sono rimastə feritə durante le violente cariche subite da chi, prima in via delle Melette poi davanti agli uffici dell’Ater, protestava contro lo sgombero e manifestava spontaneamente per il diritto alla casa.
Come #CoalizioneCivica per #Padova denunciamo in modo netto questa modalità d’intervento che troviamo inaccettabile in un paese civile e democratico, ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza alle giovani ragazze cacciate con violenza dalle abitazioni dove alloggiavano. E denunciamo, come fatto già in passato, le politiche abitative dell’#Ater e della #Regione sempre più segnate dalla speculazione.
Quello della #casa è un problema innanzitutto politico. Si tratta di una delle più gravi emergenze sociali che affliggono la nostra città e, in quanto tale, va affrontata. Attraverso nuove politiche abitative inclusive e con la mediazione sociale e politica, quando si tratta di occupazioni abitative. Oggi alle 18 saremo davanti al Municipio con chi si batte per il diritto alla casa!
(Foto da pagina FB Pedro)

COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI

COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI

Coalizione Civica per Padova presenta

l’incontro informativo che si svolgerà

giovedì 24 novembre ’22 alle ore 21,00

presso la Casa di Quartiere (ex Marchesi), in viale Arcella 23 (Padova)

al quale interverranno:

– Sara Capuzzo, Cooperativa ÈNOSTRA

– Daniela Luise, Direttrice Coordinamento Agende 21 Locali Italiane

– Elena Ostanel, Consigliera Regionale IL VENETO CHE VOGLIAMO

– Andrea Ragona, Assessore Urbanistica Mobilità Ambiente Comune di Padova

 

EMERGENZA CLIMATICA. NUTRIMENTO SANO PER LA SALUTE DELLA PERSONA E DELL’AMBIENTE

EMERGENZA CLIMATICA. NUTRIMENTO SANO PER LA SALUTE DELLA PERSONA E DELL’AMBIENTE

Coalizione Civica per Padova presenta l’incontro di

mercoledì 23 novembre ’22 alle ore 20,45

presso la Sala Paladin, a Palazzo Moroni, Padova

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Interverranno:

– Luciana Baroni, MEDICA NUTRIZIONISTA

– Gianni Tamino, DOCENTE DI BIOLOGIA UNIPD

– Celestino Benettazzo, AGRICOLTORE BIO

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Modera: Chiara Gallani, CONSIGLIERA COMUNALE CCP

RINNOVATI GLI ORGANISMI STATUTARI DI COALIZIONE CIVICA PER PADOVA

RINNOVATI GLI ORGANISMI STATUTARI DI COALIZIONE CIVICA PER PADOVA


L’Ufficio di Presidenza comunica agli iscritti e alle iscritte a CCP che, in base alle elezioni interne svoltesi nei giorni 13, 15 e 16 ottobre ’22,
il nuovo COORDINAMENTO POLITICO è composto da:
1. Gianni Ballestrin
2. Fabio Beraldin
3. Edoardo Cosciani Cunico
4. Maria Teresa Di Riso
5. Omid Firouzi Tabar
6. Elvira Georgopoulos
7. Sebastian Kohlscheen
8. Daniela Luise
9. Irene Pastore
10. Valentina Ricci
11. Laura Zaratin
e il nuovo UFFICIO DI PRESIDENZA è composto da
1. Sarah Corelli
2. Giovanni Morando
3. Chiara Pasquato
4. Paolo Romandini
5. Agnese Solero
Buon lavoro a tuttə
UdP

EMERGENZA ABITATIVA IN CITTÀ

Come gruppo consiliare Coalizione Civica per Padova abbiamo scelto di scrivere una mozione che chiede all’amministrazione di mettere al centro della propria azione le politiche dell’abitare, con un approccio che partendo dalle persone con le loro esigenze e la loro complessità coinvolga tutti i settori del Comune.
La mozione è stata presentata ed approvata durante il Consiglio Comunale di mercoledì 28 settembre 2022

La casa non è solo un tetto e quattro muri, ma è l’ambiente nel quale si vive e che quindi richiede servizi diffusi, trasporto pubblico capillare ed efficiente, verde fruibile, luoghi di socialità e cultura, commercio di prossimità e tanto altro.
Il diritto all’abitare è fuori dall’agenda politica da troppo tempo, mancano un pensiero, un investimento strutturale e delle azioni concrete, in particolare a livello nazionale e regionale.
Servono tante risorse, perché aumentano le diseguaglianze, la platea di persone che fatica a trovare e tenere una casa si sta allargando sia nel numero sia nella composizione, coinvolgendo sempre più la popolazione studentesca, le famiglie giovani, le persone anziane sole, le persone senza dimora, una platea eterogenea dal punto di vista socio-economico, culturale, anagrafico.
E infatti le cause della compressione del diritto all’abitare sono diversificate e vanno dal generale impoverimento della popolazione, alla crisi energetica, dalla vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica da parte della Regione, all’esplosione degli affitti brevi e delle locazioni turistiche.
Questa mozione prende spunto dai lavori dell’Osservatorio nazionale sulle politiche abitative e di rigenerazione urbana e dal lavoro fatto in altre città, dal comune di Bologna alle realtà che hanno costituito la rete Alta Tensione Abitativa che opera nella città di Venezia.
Le richieste della mozione sono la valorizzazione del patrimonio di edilizia residenziale comunale, l’istituzione di un osservatorio sul diritto all’abitare, con un focus sulle locazioni brevi e turistiche, un investimento in risorse umane e economiche sicure nei servizi di accompagnamento all’abitare e nel fondo sostegno affitti, l’attivazione dell’agenzia per l’abitare quale soggetto a guida pubblica capace di mettere in pratica azioni concrete e innovative per rispondere al bisogno esistente.
Ora a tutte e tutti noi il compito di proseguire su questa strada, perché nella nostra città sia difeso e garantito un diritto fondamentale come quello all’abitare.

Marta Nalin, Chiara Gallani

L’articolo su PadovaOggi

Assessore Ragona: meno cemento e più verde nel Piano degli Interventi

Assessore Ragona: meno cemento e più verde nel Piano degli Interventi

 

Il Piano degli Interventi che prossimamente dovrà essere approvato dal consiglio comunale prevede la rigenerazione di oltre 80 aree, come quella dove sorgeva l’Amusement Park alla Guizza, o le ex falegnamerie Pilli a Pontevigodarzere.
L’assessore all’urbanistica Andrea Ragona racconta bene la filosofia del piano in questa intervista a Il Gazzettino.
Consumo di suolo zero, rinaturalizzazione e riqualificazione: questa è la strada da seguire, non le operazioni come l’ampliamento di Alì sul suolo agricolo!