Cultura da Coltivare per Padova

La cultura è fatta di cose che ci scambiamo. Più è ampio e coinvolgente è lo scambio, meglio possiamo vivere la nostra città. Per questo immaginiamo una cultura partecipativa. La vogliamo articolare in una città policentrica: è nei quartieri in cui viviamo che dobbiamo poter trovare occasioni di fruizione ed espressione culturale per tutti. Immaginiamo una città attrattiva: ma perché il turismo funzioni, per primi i cittadini devono poter essere coinvolti nella gestione del patrimonio, e fieri di abitarlo. Vogliamo una città viva: intendiamo ri-definire il rapporto fra produzione culturale in Padova e importazione di prodotti culturali, spostando il punto di equilibrio verso i produttori locali. In questo senso parliamo di una cultura da coltivare pazientemente sul lungo periodo. Di seguito le proposte di Coalizione Civica per Padova.

Una cultura partecipativa in una città viva:  

  • L’Assessorato non rinuncia ad un ruolo d’indirizzo, ma lo reinterpreta come missione di ascolto, stimolo e coordinamento dell’immaginazione progettuale della cittadinanza
  • Apriremo una struttura per la partecipazione a bandi  europei, trasversale agli assessorati, attivando e coordinando la partecipazione in co-progettazione di associazioni ed individui.
  • Promuoveremo l’organizzazione di eventi di cultura immateriale, con lo snellimento dello pratiche burocratiche; la defiscalizzazione per eventi in aree degradate; la mappatura degli spazi pubblici inutilizzati, da restituire alla cittadinanza con bandi aperti e trasparenti.
  • Risponderemo al bisogno di sedi e spazi per il tessuto associativo locale, sulla base di un principio di responsabilità e reciprocità.

Una città policentrica:

  • ovvero una città che sappia spostare investimenti ed energie nei quartieri e nei rioni, luoghi dove è possibile affrontare la sfida della ricostruzione di relazioni di prossimità e la restituzione del piacere della cosa pubblica.
  • Attraverso la progettazione europea di riqualificazione urbana, apriremo Case di Quartiere, sul modello torinese: luoghi aperti a tutti i cittadini, accessibili, accoglienti e generativi di incontri e di partecipazione attiva.
  • Realizzeremo un Regolamento dei Beni Comuni, un percorso capace di sostenere i cittadini o collettivi che vogliano prendersi cura  degli spazi pubblici della città, anche attraverso l’organizzazione di micro-eventi di comunità.