Politiche Giovanili per Padova

Valorizzare la presenza studentesca

  • Favorire una virtuosa interazione fra i soggetti che vivono in città rendendola permeabile ai processi di modifica determinati dalla presenza degli studenti.
  • Non affidare alla sola Università ,tramite la sua offerta accademica, il compito di rendere attraente la scelta di vivere a Padova, ma garantire che la città diventi accessibile e fruibile per tutti.
  • Avviare iniziative che facilitino l’accesso allo studio anche alla fasce di reddito più basso mediante un controllo sugli affitti e sullo sfruttamento lavorativo degli studenti.

Partecipazione politica ai temi della città

  • Convocare un’assemblea mensile aperta a tutti gli studenti universitari di Padova  che si possa tenere all’interno delle sedi comunali le cui istanze possano essere messe a confronto con una delegazione comunale al fine di esprimere criticità relative al rapporto tra contesto cittadino e universitario.

Assegnazione degli spazi da recuperare e rigenerare ad iniziative di progettazione partecipata di studenti

  • Nelle fasi di discussione e progettazione di riutilizzo di edifici sarà presente all’interno dei luoghi propositivi e decisionali anche la componente universitaria attraverso una delegazione scelta dalla suddetta assemblea, la quale garantirà soprattutto l’espressione di idee e bisogni degli studenti universitari riguardo all’utilizzo del tessuto urbano patavino.
  • Inoltre il comune si impegnerà ad avviare tavoli di coordinamento con l’università riguardo l’utilizzo di spazi comunali in funzione della realizzazione di progetti che siano il risultato della vittoria di bandi disposti dall’università.

Piazze e socialità

  • Eliminazione delle norme “anti-degrado” imposte dal sindaco precedente con cambio radicale delle politiche riguardo alla risoluzione delle problematiche di ordine pubblico e sociale che dovranno essere orientate alla creazione di occasioni di reciproco riconoscimento e comprensione dei divergenti punti di vista senza ricorrere alla repressione indiscriminata.
  • Attrezzare gli spazi comuni affinché possano essere utilizzati da tutta la comunità come centri di aggregazione, incontro e contaminazione culturale in nome di una socialità aperta a tutte e tutti.
  • Restituire alle piazze la loro funzione di luoghi di incontro tra cittadini che si arricchiscono nella reciproca conoscenza.