Il grido altissimo di Padova
Sede Pensante
Venerdì 15/1 h. 18
incontro con Miguel Vila
“La periferia di Padova ha una personalità crudele, nascosta dietro le facciate tranquille di palazzine moderne, villette a schiera color pastello e cortili popolati da statue e nani da giardino. Tra una festa di laurea e l’altra, Irene subisce il mobbing delle sue colleghe, Andrea è maltrattato dalla fidanzata, Catia riceve continue attenzioni indesiderate. Una galleria di piccole meschinità dove un gruppo di ventenni si trascina anestetizzato da spritz, social network e relazioni disastrose”
È questo il mondo che Miguel Vila, artista padovano, racconta in “Padovaland” (Canicola Edizioni), la sua graphic novel di esordio, che lo ha immediatamente proiettato al centro dell’attenzione della letteratura a fumetti, con interviste e recensioni molto lusinghiere sulla stampa locale e nazionale (Il Manifesto, Repubblica, Internazionale…). Lo incontriamo, con l’aiuto di due esperti del mondo del fumetto, Carlo Fiorotto e Claudio Calia, per conoscere la sua storia, il suo lavoro e i suoi progetti, e per esplorare insieme una città, la nostra, chiamata Padovaland.
Miguel Vila (1993,) vive a Padova, città in cui è nato da genitori di origine argentina. Ha frequentato il triennio di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e successivamente il biennio di Fumetto all’Accademia di Bologna, città in cui si è laureato.
Claudio Calia (1976) è uno dei principali autori italiani di graphic journalism. I suoi lavori spaziano dal Petrolchimico di Porto Marghera al Kurdistan iracheno, dall’attualità dei centri sociali alla questione della Tav. Ha curato diverse antologie di fumetti indipendenti. I suoi lavori sono stati pubblicati da BeccoGiallo Editore, Linus e Black Velvet Ed.
Carlo Fiorotto (1995) ha tutto tranne un’occupazione. Laureato in filosofia, ha organizzato numerosi seminari di filosofia politica con Lessico Critico Contemporaneo, varie presentazioni di libri e reading musicali con Blu – Biblioteca Libera Urbana e diverse rassegne cinematografiche con Nuovo Cinema Palestro. Appassionato lettore di fumetti, è stato uno degli organizzatori del festival itinerante Maledetti Fumetti Fest ed è membro di Oblò – APS.
Link per la partecipazione al meeting Zoom
https://us02web.zoom.us/j/85869053276?pwd=UHo3azFYSXR5U1hWa0xvMEtwQ3BIQT09
Negli scorsi giorni presso gli uffici del Comune di Padova è arrivata una proposta da parte di Aspiag che richiede l’ampliamento del progetto del centro commerciale Pt1, a Padova Est.
Il Piano Urbanistico (PUA) che prevede questo centro commerciale, che dovrebbe sorgere fra via San Marco e Via delle Grazie, è stato adottato dalla Giunta Comunale nel 2008 e approvato dal Consiglio Comunale nel 2009. La convenzione è stata firmata nel 2011 e di conseguenza i diritti sono ancora validi.
Un Piano vale infatti 10 anni, con ulteriori proroghe di 3 anni concesse dalla Legge 98 del 2013, altri 3 concessi dal Decreto Agosto, poi convertito in legge.
La richiesta pervenuta consiste nell’ampliamento nei terreni limitrofi del centro commerciale e l’ampliamento della superficie di vendita da 11.000 a 24.000 metri quadri.
La prima richiesta, l’ampliamento nei terreni limitrofi, non è compatibile con un Piano Urbanistico vigente. La seconda, la maggior superficie di vendita, non rientra nelle previsioni del Piano degli Interventi.
A entrambe le richieste daremo quindi risposta negativa.
Come ho già detto e come ha affermato il sindaco Sergio Giordani oggi alla stampa, questa Amministrazione non è intenzionata a concedere ulteriori permessi per l’apertura di grandi strutture di vendita, in particolare ipermercati.
Ci confrontiamo ogni giorno con eccessive autorizzazioni rilasciate in passato, prima che si insediasse questa Giunta.
Siamo coerenti quindi con quello che abbiamo promesso e cercheremo di andare oltre, provando con il nuovo Piano degli Interventi a limitare anche le medie strutture, ovvero i supermercati sotto i 1500 che grazie alla legge 50 del 2012 della Regione Veneto possono aprire senza il via libera dei Comuni.
MA PADOVA RINASCERA’ DALLA CULTURA?
[Milano, manifestazione delle maestranze dello spettacolo]
Sono passati cinque mesi dalla mozione “Padova rinasce dalla Cultura”, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale il 25 maggio 2020. La mozione, elaborata dalla Commissione Cultura in dialogo con l’assessore alla Cultura Andrea Colasio, è il frutto di un lungo processo di assemblee, tavoli di lavoro, ragionamenti di rete condotti da operatori ed operatrici della cultura a partire da metà marzo.
Tutti e tutte assieme, su iniziativa di Coalizione Civica per Padova ma molto oltre i suoi confini, abbiamo ragionato sulle devastanti conseguenze di COVID e lockdown in un settore già reso fragile da precariato diffuso e da una pluriennale sottovalutazione nel discorso pubblico e nell’azione politica ed amministrativa.
La Mozione del 25 maggio è stata un importante passo avanti. Il Consiglio all’unanimità, maggioranza ed opposizione, ha concordato su una serie di misure urgenti, ed ha consegnato questo indirizzo alla Giunta.
Abbiamo già fatto un aggiornamento, in luglio (lo trovate qui) frutto della continua interlocuzione del Gruppi Cultura di Coalizione Civica con l’Assessore.
Dopo cinque mesi, e alla vigilia di nuove, necessarie e dolorose, misure di restrizione che preparano per il settore della Cultura – operatori e fruitori – un inverno di enormi difficoltà, è il momento di tornare a confrontarsi con l’Amministrazione sui contenuti della mozione, per rendicontarne lo stato di avanzamento, e per confrontarsi anche sulle prospettive future.
Per questo abbiamo organizzato un assemblea pubblica:
MARTEDÌ 27 OTTOBRE dalle ore 20.45 alle 23.
Sono invitati l’assessore Colasio e gli amministratori coinvolti nella realizzazione dei lavori della mozione.
Per ovvie ragioni, l’assemblea si svolgerà on line, a questo link di zoom, aperto dalle ore 20.15:
Vi aspettiamo numerosi, passate parola.
La cultura dell’acqua fa da sempre parte della nostra città, ma a partire dagli anni ’50 del 900 è stata notevolmente modificata la sua connotazione ed è stato tombinato il Naviglio Interno. Nel corso degli anni inoltre non è stata posta attenzione alla gestione coordinata della risorsa acqua: acqua potabile, acque interne, smaltimento delle acque tutti temi che sono stati trattati in modo separato.
Riteniamo che vada impostata una gestione integrata delle acque della città per raggiungere alti obiettivi tra loro collegati. Il Comune deve farsi carico della gestione delle acque, non può delegare alle partecipate, né considerare la gestione delle acque un mero problema tecnico. La competenza va riportata all’Assessore all’Ambiente.
LE PROPOSTE DI COALIZIONE CIVICA PER PADOVA
L’ economia circolare si basa sull’applicazione – ad ogni livello – dei concetti di riuso, riciclo (comunemente riciclaggio), recupero di materia. L’economia circolare oltre ad essere un valore aggiunto per l’ambiente dà nuove opportunità di crescita con la creazione di nuovi posti di lavoro e possibilità di risparmio per le imprese. Il modo di agire che sta alla base dell’ Economia Circolare è ben rappresentato dal motto: FARE DI PIU’ CON MENO!
Riteniamo che le attività della futura amministrazione debbano ripartire quindi dal concetto dell’Economia Circolare quale volano per promuovere l’economia del territorio e l’innovazione, oltre che una corretta gestione dei rifiuti che promuova comportamenti virtuosi.
Il problema della qualità dell’aria di Padova e delle sue conseguenze sanitarie negli ultimi anni non è stato gestito con attenzione e con interventi significativi. Infatti si continuano a registrare concentrazioni inquinanti superiori ai limiti posti dalla Commissione Europea. Sono necessari interventi strutturali che si pongano obiettivi temporali precisi che vanno attuati, monitorati e aggiornati.
Vanno previste azioni che intervengano sia sulla qualità dell’aria che sulle altre matrici ambientali che agiscono e contribuiscono all’aumento della qualità dell’aria: gestione dell’energia, mobilità, urbanistica.
LE PROPOSTE DI COALIZIONE CIVICA PER PADOVA
Leggi il resto “Tuteliamo la Salute dei Cittadini di Padova”
Il nostro intento è rendere Padova una città a misura di donne, perché una città a misura di donne è una città a misura di tutti. Il Comune infatti può e deve fare molto per rispondere alle richieste di piena cittadinanza sociale, di uguaglianza e di autodeterminazione delle donne, attraverso la delega per le Pari opportunità, collaborando con le organizzazioni di rappresentanza e valorizzando il ricchissimo tessuto associativo presente in città.