Un Porta a Porta Digitale per la Campagna Elettorale di Coalizione Civica

I sondaggi pubblicati in questi giorni dai quotidiani locali, Mattino di Padova, Gazzettino e Corriere Veneto, considerata l’altissima percentuale di persone contattate dai sondaggisti che non si esprime (42% secondo Swg) , e la distanza che ci separa dalla data del primo turno elettorale (probabilmente entro il 15 di giugno) non avrebbero alcun peso. E allora perché le pubblicano con apprezzabile spazio? A prima vista direi che vi sia il tentativo da parte dei vertici dei quotidiani di utilizzare sondaggi privi di reale significato, per polarizzare il voto su due candidati, il sindaco uscente Massimo Bitonci e il candidato di Pd e moderati, Sergio Giordani, e temo che così sarà fino al voto di giugno, per tagliare fuori altre forze; la più rilevante delle quali oggi è Coalizione civica per Padova che ha un candidato in realtà fortissimo, perché autorevole e molto apprezzato in città: appunto, Arturo Lorenzoni.

Quindi Coalizione civica potrà contare solo su un minimo sindacale di informazione mainstream, e dovrà invece basarsi sulle proprie forze, sui propri autonomi canali di diffusione, e sul forte carattere innovativo del proprio modo di essere (imparando anche da altre campagne elettorali testate in Europa e fuori). E su questo siamo imbattibili. A partire, direi, dalle persone, dai moltissimi giovani nativi digitali e dalle apprezzabili competenze dei meno giovani. Le persone sono la forza di Coalizione. E sono già migliaia, attivabili da subito. Quindi ognuno di noi può fare moltissimo specialmente utilizzando le tecnologie. Prima di tutto un “porta a porta” tecnologico mettendo mano alla propria agenda telefonica, WhatsApp, una nutrita mailing list personale, per far conoscere il nostri punti di vista programmatici sul futuro che merita la nostra città, Padova, a cui vogliamo bene.

Tutto quello che esce da Coalizione va fatto circolare massicciamente creando un volano di notizie. In questo modo si colma il differenziale creato ad arte dall’informazione locale ufficiale. Se iniziamo subito, nel giro di un mese avremo una macchina rodata in grado di divulgare le nostre proposte, valorizzare gli eventi che metteremo in campo con il nostro candidato, e rispondere colpo su colpo alle iniziative degli altri competitor.

Insomma, c’è molto lavoro da fare ma Coalizione civica per Padova è l’unica forza veramente attrattiva per chi vuole cambiare le cose. Perché nel non c’è trucco, la partecipazione è un fatto reale, il budget per la campagna elettorale fondato sul volontariato e il crowdfunding, sempre verificabile. I milleseicento firmatari del programma, certificati, i 14 gruppi di lavoro, veri. Il programma realmente prodotto dal basso. Vere le assemblee dove si vota guardandosi in faccia, niente piattaforme digitali gestite da aziende private. Forti di tutto questo poi si chiederemo conto agli altri candidati delle somme spese per la campagna elettorale e della provenienza dei fondi. Diamoci da fare, dunque, per conquistarci il ballottaggio che è alla nostra portata smentendo ogni fasullo o pilotato sondaggio.

Enrico Ferri, giornalista